Il Comune dovrà fare la propria parte ma non tutte le leve su cui sarà necessario agire sono nella disponibilità del Comune.
Le leve principali sono nella disponibilità di altri livelli istituzionali, principalmente il Governo centrale ma anche la Regione, soprattutto se – come auspicabile - si andrà nella direzione di riconoscere alla Regione Emilia-Romagna quell'autonomia differenziata che consentirà di orientare specifiche e significative azioni di sostegno verso i territori, verso le aree interne e appenniniche.
Un segnale importante la Regione lo ha dato con l’introduzione di un provvedimento di “fiscalità di vantaggio” che abbatte del 50% l’IRAP a carico delle attività produttive, commerciali e artigiane operanti in area montana, e ne prevede l’azzeramento per le nuove imprese nei primi 3 anni di attività.
È con provvedimenti di “fiscalità di vantaggio” – nazionali e regionali – e con ogni altra utile azione inserita nel nuovo “Programma regionale per la Montagna”, che potrà dispiegarsi una efficace strategia di sviluppo e contrasto dello spopolamento e del calo demografico.
In definitiva, lavoreremo per favorire e realizzare una complessiva strategia per la montagna, coordinata e condivisa tra i diversi livelli istituzionali locali – Comune, Unione di Comuni, Provincia, Regione - purtroppo in mancanza di una coerente strategia a livello nazionale.
In questo contesto, il Comune opererà per mantenere adeguati livelli di accessibilità, efficienza e qualità dei servizi e delle dotazioni infrastrutturali, che favoriscano la permanenza di famiglie e imprese nei nostri territori. Anche valorizzando gli aspetti naturali, ambientali e culturali che concorrono a rendere migliore la qualità della vita rispetto alle aree a più elevata concentrazione urbana.
Di seguito, gli obiettivi che ci proponiamo e le azioni che intendiamo promuovere a livello locale.
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