domenica 21 aprile 2019

Il programma di UNITI PER CASOLA: 2.0 - L’UNIONE DEI COMUNI È LA DIMENSIONE NELLA QUALE PROMUOVERE IL MANTENIMENTO E LA QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI COMUNALI ALLA POPOLAZIONE

Una strategia di contrasto dell’esodo, del calo demografico, ovvero una strategia che permetta di creare condizioni utili al mantenimento dei servizi e alla qualità dell’azione amministrativa si può realizzare se continuerà a crescere e consolidarsi l’Unione dei Comuni, alla quale abbiamo dato vita nel 2000 con Brisighella e Riolo Terme e, dal 2012, con gli altri Comuni della Romagna Faentina (Faenza, Castel Bolognese e Solarolo).

Un’Unione che, per come l’abbiamo intesa e voluta, è lo strumento per gestire servizi e funzioni amministrative in forma associata – in condizioni di maggiore efficienza, specializzazione ed economicità, con standard di qualità e quantità omogenei tra i diversi Comuni - nel rispetto e nel mantenimento delle prerogative istituzionali e di responsabilità amministrativa degli organi democraticamente eletti (Sindaco, Giunta, Consiglio comunale).

Vanno in questo senso – nel senso del riconoscimento dell’autonomia delle singole municipalità, nella comune responsabilità di condividere e promuovere politiche di sviluppo e di programmazione sovracomunale - le modifiche allo Statuto dell’Unione, approvate recentemente dopo un’intensa fase di confronto e approfondimento.  

Da parte nostra opereremo per la qualificazione di tutti i servizi alla popolazione, cogliendo al meglio le opportunità rese possibili dalla gestione associata di servizi e funzioni nell’Unione dei Comuni e porteremo avanti la realizzazione di alcuni importanti provvedimenti e soluzioni organizzative:

2.1 – Coesione territoriale

Dotare l’Unione di un “Servizio per le politiche di sviluppo della montagna”
L’area dell’Appennino faentino comprende importanti emergenze naturali e ambientali – 130 kmq di boschi,  i complessi forestali demaniali dell’Alto Senio e dell’Alto Lamone affidati alla gestione dell’Unione dei Comuni tramite convenzione con la Regione, 38 kmq del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, una vasta rete sentieristica – e un esteso territorio rurale, in area collinare e montana, dove operano oltre 550 aziende agricole, che rappresentano più di 1/3 del totale delle imprese.
Questi dati ci dicono quanto grande sia il potenziale ambientale, naturale ed economico che esprime il territorio dell’Appennino faentino, un potenziale da tutelare e da promuovere.
Pensiamo che il Servizio politiche forestali ed ambientali dell’Unione dei Comuni debba essere ulteriormente qualificato e rafforzato, e  strutturarsi come vero e proprio “Servizio per le politiche di sviluppo della montagna”, perché avere sempre maggiori competenze e professionalità interne potrà consentire all’Unione di:
·     tutelare al meglio il patrimonio forestale e l’assetto idrogeologico del territorio montano, cogliendo tutte le opportunità di finanziamento dei bandi del PSR, le risorse messe ogni anno a disposizione dai fondi per la tutela della Risorsa idrica e dal Programma triennale per la manutenzione del Patrimonio indisponibile forestale regionale, altri fondi di provenienza regionale e nazionale.
Opereremo quindi per il rinnovo della convenzione tra Unione dei Comuni e Regione Emilia-Romagna per la gestione del demanio regionale e, particolarmente, del patrimonio forestale in esso ricadente, rinegoziandone le condizioni economiche.
·    valorizzare e promuovere il territorio montano dell’Unione, in stretto raccordo con l’Ente parco e con la società di promo-commercializzazione turistica Imola-Faenza (IF) e, in prospettiva, di assistere gli operatori economici nella partecipazione ai bandi del Programma regionale di Sviluppo Rurale (PSR) o del GAL L’Altra Romagna.

Portare avanti politiche di sviluppo dedicate alla parte collinare e montana della Romagna Faentina è il modo per riconoscere le differenze presenti con i Comuni di pianura, al fine di valorizzarle e farne un’opportunità di progresso economico e sociale per tutti i cittadini dell’Unione.

L’Ufficio politiche europee
Con l’Unione della Romagna Faentina siamo riusciti a dotarci di un Ufficio politiche europee per la realizzazione di progetti da candidature ai bandi europei e coordinare l’attività del Comune con la programmazione comunitaria.
È un punto di forza da portare avanti e qualificare ulteriormente, per programmare in anticipo i progetti da candidare sui diversi bandi e le opportunità di finanziamento a livello europeo. L’Ufficio politiche europee è per noi una priorità strategica da presidiare e valorizzare.

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