sabato 23 aprile 2022

25 aprile 2022, 77° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo e della riconquista della libertà e della democrazia

 




77° Anniversario della Liberazione

Lunedì 25 APRILE  2022

Parco “G. Cavina”

 

 

 


 

 

 

 

 

 

Ore 10.00: Concerto del Corpo Bandistico “G. Venturi” di Casola Valsenio

 Ore 10.15: Benedizione e Deposizione Corona d’Alloro

                      al Monumento ai Caduti

Interventi di:

·       Alessio Malavolti, Sindaco CCR (Consiglio Comunale Ragazzi)

·       Nicholas Nescito, Presidente Sezione ANPI di Casola Valsenio

·       Dorothee Bulling, Consigliere comunale delegata alle relazioni interculturali

·       Giorgio Sagrini, Sindaco di Casola Valsenio

 

Nella mattinata, deposizione di una corona d’alloro a Monte Battaglia

e al cippo di Valsenio in memoria dei caduti per la libertà

Antonio Angioli e Giulio Scalini

 

 

 

Mercoledì 4 Maggio 2022

ore 20.30 nella Sala G. Spadolini-I Vecchi Magazzini – Via Fondazza

·       Presentazione del Volume Istituto Storico Resistenza

“DONNE: Libere e Protagoniste” con l’autrice Laura Orlandini

·       PROIEZIONE DEI VIDEOCLIP “DONNE: Libere e Protagoniste”

QUESTIONARIO SONDAGGIO sulle iniziative di intrattenimento e aggregazione per le giovani generazioni

Il Comune di Casola Valsenio, in accordo con le Istituzioni Scolastiche, con il C.C.R. e le Associazioni di volontariato impegnate nelle attività culturali, sportive, educative, formative e con la volontà di coinvolgere oltre alle Associazioni anche i pubblici esercizi nella predisposizione di spazi per attività di intrattenimento e socializzazione, promuove un sondaggio online, volto a raccogliere indicazioni e proposte sulle azioni da intraprendere, attuare e programmare per offrire opportunità di incontro, di intrattenimento e di aggregazione alle fasce d’età più giovani della popolazione casolana, adolescenziali e post adolescenziali.

Di seguito il link per accedere al questionario:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScB80xmfbwLHfnXAmkpUZ-P4KvZDK-F5qN6hUDKcHDZL0pTlw/viewform?usp=sf_link

Il link per accedere al questionario/sondaggio è disponibile anche sulla pagina Facebook e sul sito del Comune di Casola Valsenio: www.comune.casolavalsenio.ra.it  

L’ esito del sondaggio sarà oggetto di un incontro pubblico finalizzato a selezionare e condividere le indicazioni emerse e a organizzare le condizioni utili alla loro realizzazione.

sabato 26 marzo 2022

Il progetto presentato dal Comune di Casola Valsenio, è stato ammesso ai fondi del Bando Regionale di Rigenerazione Urbana





Un investimento di 752.000 euro per la riqualificazione dell’ex complesso scolastico delle Medie       
   

Il comune di Casola Valsenio è tra i cinque comuni della provincia di Ravenna ammessi ai fondi del Bando Regionale per la Rigenerazione Urbana.

L’Amministrazione comunale, in seguito a un ampio sforzo di coinvolgimento partecipativo e con il consenso dell’associazionismo locale, ha candidato sul Bando regionale il recupero, ristrutturazione e riqualificazione del complesso delle ex Scuole Medie “A.Oriani” per renderlo maggiormente e pienamente fruibile alle esperienze e all’attività dell’associazionismo e del volontariato, fortemente radicato nel contesto sociale casolano.

L’importo finanziato dal bando regionale è di 626.693,87 euro, ai quali l’Amministrazione aggiungerà ulteriori 125.338,78 euro di risorse proprie, pari al 20% dell’investimento.

I lavori partiranno non appena terminato l’iter amministrativo necessario.

Si ringraziano i tecnici del Comune di Casola Valsenio e dell’Unione della Romagna Faentina, l’ingegner Marco Campoli per la qualità e l’efficacia della progettazione, Paride Ridolfi di “Antenna 306” per il video descrittivo delle opere da realizzare, presentato a supporto del progetto; una progetto che prefigura il perseguimento dei seguenti obiettivi:

1) Riqualificazione generale dell’immobile

Rasatura armata e tinteggiatura delle pareti perimetrali esterne del fabbricato;

Riqualificazione di un’aula al piano terra, da destinare a sala prove musicale e sala di registrazione, compreso l’allestimento della sala con opere di insonorizzazione;

Tinteggiatura interna di tutti i locali, con un colore diverso per ciascuna attività accolta negli spazi dell’ex complesso scolastico;

Realizzazione di opere interne di riqualificazione degli ambienti, tra le quali il rifacimento dei servizi igienici, la realizzazione di un maggior numero di servizi igienici accessibili ai portatori di handicap; la modifica di alcune pareti interne per migliorare e adattare le dimensioni degli ambienti alle future funzioni per cui verranno progettati; realizzazione di rampe di idonea pendenza per abbattere le barriere architettoniche e aumentare l’accessibilità degli spazi.

2) Riqualificazione e sistemazione degli spazi esterni

Sistemazione dell’area esterna e costruzione di un palcoscenico rialzato all’aperto, per spettacoli e concerti, localizzato nell’area pavimentata esterna, tra le due ali dell’immobile, con finalità di nuovo luogo di aggregazione;

Realizzazione di uno spazio aperto e coperto, mediante la costruzione di una struttura metallica leggera con copertura da un telonato in pvc, con la finalità di ospitare eventi e/o conferenze all’esterno.

3) Adeguamento impiantistico e adeguamento alle norme di prevenzione incendi

Adeguamento e messa a norma dell’impianto elettrico, ordinario e di emergenza;

Realizzazione di impianti speciali di rilevazione incendi;

Opere di adeguamento normativo e riqualificazione degli impianti termici;

Realizzazione opere di sistemazione dell’impianto di distribuzione e di emissione relativo ai servizi di riscaldamento d’ambiente e produzione di acqua calda sanitaria;

Opere edili finalizzate all’adeguamento del complesso alle norme vigenti di prevenzione incendi, con particolare riferimento alla centrale termica e alla cucina del Centro sociale AUSER “Le Colonne”;

4) Riqualificazione energetica del fabbricato

Sostituzione del generatore di calore esistente, alimentato a gasolio, con nuova caldaia a gas metano di rete;

Sostituzione degli infissi esistenti con nuovi infissi a elevate prestazioni termiche con telaio in pvc e sostituzione degli avvolgibili esistenti con nuovi avvolgibili in alluminio coibentati;

Installazione di un sistema di contabilizzazione dei consumi energetici, suddivisi per ciascuna attività; 

Nella definizione degli interventi in progetto, si è tenuto conto della necessità di garantire la multifunzionalità della struttura, in modo da poterla utilizzare anche come “centro congressi” in maniera saltuaria, per far fronte a specifiche esigenze legate all’organizzazione di eventi di ampia portata.

Saranno creati inoltre, spazi comuni, trasversali alle varie associazioni che trovano sede nel complesso polifunzionale, che saranno a disposizione anche della popolazione per far fronte a diverse esigenze di incontro, confronto e socializzazione.

I principali spazi comuni delle ex Scuole Medie “A. Oriani”, oltre ai già citati palcoscenico all’aperto e struttura metallica leggera con copertura da un telonato in pvc, sono i seguenti:

Una sala riunioni ampia e attrezzata con sedie e proiettore;

Un’aula dedicata allo SMART WORKING, con quattro postazioni di lavoro, servita da connessione a banda larga;

Ampi corridoi al piano terra e al primo piano, che potranno essere utilizzati come spazio espositivo per mostre temporanee.


Nel complesso delle ex Scuole Medie “A.Oriani”, riqualificato, ristrutturato, rigenerato troveranno definitiva collocazione le seguenti associazioni:

Associazione “Frutti Dimenticati”

Comitato di Gemellaggio

Associazione “Speleopolis”

Associazione “Carri APS”

Creativi sopra la Media

Corpo Bandistico “Giuseppe Venturi”

Scuola di musica “Giuseppe Venturi”

Lega del Suono Buono

AVIS Casola Valsenio

Centro di aggregazione giovanile CIRCUS

Circolo Fotografico Casolano

Centro Sociale AUSER “Le Colonne”

Al successo del progetto di riqualificazione del complesso ex-scuola media di Casola Valsenio, ammesso ai fondi del Bando Regionale  sulla rigenerazione urbana, Antenna306 ha contribuito gratuitamente e con grande utilità, realizzando questo video promo dell'iniziativa che ha costituito parte integrante della domanda di contributo alla Regione.  

https://youtu.be/tP4xSaCTL1Y 


giovedì 28 ottobre 2021

VOTATA ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO COMUNALE DI CASOLA LA MOZIONE DI INDIRIZZO SULL'ATTIVITA' ESTRATTIVA DEL GESSO NELLA CAVA DI MONTE TONDO


Non c'è salvaguardia dell'ambiente e del territorio senza il lavoro, e quindi senza l'occupazione
, il reddito e la possibilità di vivere nei territori montani potendo guardare con fiducia al futuro. Questo è, deve essere, sarà il nostro impegno.

Lunedì scorso, 18 ottobre, la Regione Emilia-Romagna ha reso pubblico lo studio commissionato mesi fa all’Associazione Temporanea di Imprese Servin Scrl in qualità di mandataria, e StudioSilva Srl di Ravenna, per la “VALUTAZIONE DELLE COMPONENTI AMBIENTALI, PAESAGGISTICHE E SOCIO-ECONOMICHE IN RELAZIONE AL POSSIBILE PROSEGUIMENTO DELL'ATTIVITÀ ESTRATTIVA DEL POLO UNICO REGIONALE DEL GESSO IN LOCALITÀ MONTE TONDO, NEI COMUNI DI RIOLO TERME E CASOLA VALSENIO - PROVINCIA DI RAVENNA”.

Il suddetto non è vincolante poiché trattasi di studio e non di autorizzazione, che ha la finalità – con il coinvolgimento delle parti sociali ed economiche – di delineare i possibili scenari di sfruttamento della cava che le istituzioni locali, Comuni e Provincia, dovranno indicare assumendo come parametri principali e irrinunciabili l'impatto sociale, economico e occupazionale e non solo il parametro naturalistico-ambientale. La tutela del lavoro, dei livelli occupazionali, dell’indotto e il futuro delle comunità è una condizione, un requisito imprescindibile dello scenario finale che si dovrà perseguire attraverso la prosecuzione dell’attività estrattiva e il conseguente ripristino ambientale.

In particolare, si dovrà valutare, la possibilità di un adeguato ampliamento dell'attuale perimetro del PIAE, comunque al di fuori delle aree di protezione generale e ambientale del Parco della Vena del Gesso Romagnola, ovvero in area contigua, per dare continuità all'attività dello stabilimento oltre i 10/15 anni ipotizzati.

Ché solo così si potranno garantire le condizioni che permettano al Gruppo Saint-Gobain Italia di continuare a orientare sempre più la produzione del cartongesso, verso un minore utilizzo di materia prima naturale e il sempre maggiore utilizzo di materiale di recupero, come il cartongesso dismesso.

Obiettivo questo, che presuppone l'organizzazione di un sistema nazionale di raccolta del prodotto dismesso e la possibilità di realizzare a Casola Valsenio un polo, di interesse e dimensione nazionale, per il recupero e l'uso industriale di questo materiale.

L'obiettivo, la preoccupazione che deve animare e orientare l'azione delle istituzioni locali deve essere certamente quella della salvaguardia ambientale e paesaggistica ma queste non possono avvenire senza il lavoro, e quindi l’occupazione, il reddito e la possibilità di vivere nei territori montani potendo guardare con fiducia al futuro. Questo è, deve essere, sarà il nostro impegno.

La presente mozione d’indirizzo, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Casola Valsenio, il 27 ottobre u.s.

mercoledì 27 ottobre 2021

FILCA CISL - FENEAL UIL – FILLEA CGIL Cava del gesso di Monte Tondo: salvaguardare il futuro delle famiglie


Il comunicato diffuso dalle Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL sullo studio della cava di Monte Tondo

27 ottobre 2021

Serve un tavolo di confronto per analizzare gli scenari evidenziati dallo studio uscito negli ultimi giorni

Nei giorni scorsi è stato reso pubblico lo studio commissionato dalla Regione per valutare le varie ipotesi riferite all’area estrattiva del gesso sulla cava del Monte Tondo nei pressi di Borgo Rivola di proprietà della Saint Gobain. Manca la voce dei lavoratori e la ricaduta occupazionale di una eventuale chiusura del sito e le valutazioni di chi abita nel territorio.

Le organizzazioni sindacali del settore insieme alle RSU del sito si sono riunite in assemblea con i lavoratori per fare il punto della situazione ed uscire in modo condiviso sulla vicenda.

La cava e lo stabilimento di lavorazione del gesso per la produzione di cartongesso occupano in maniera diretta 83 persone, in massima parte residenti nei comuni della vallata, a questi vanno aggiunti i lavoratori dell’indotto e il contributo economico che la permanenza dello stabilimento dà in termini di ricchezza al territorio.
Lo studio prevede diversi scenari, tra i quali (sarebbe quello raccomandato dalla commissione) vi è anche la chiusura della cava, opzione B, nei prossimi anni. In tale opzione si fa riferimento alle eventuali ricadute sociali, evidenziando anche percorsi di trasformazione dell’attività aziendale (produzione di materiali a base di solfati) e/o percorsi di accompagnamento alla pensione dei lavoratori coinvolti, fino ad ipotizzare un riassorbimento di diversi lavoratori in attività turistiche delle quali tutt’ora non vi è la minima traccia.

La sensazione che deriva dalla lettura dell’opzione B consigliata dalla commissione “suer partes” è che la perdita dei posti di lavoro sia un “danno collaterale” tutto sommato sopportabile!

Questa conclusione per noi è inaccettabile, si devono trovare soluzioni che salvaguardino il futuro delle famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nella cava e nell’indotto.
Il parco della Vena del Gesso ed il sistema carsico della zona hanno un valore che nessuno mette in discussione e che deve essere preservato e valorizzato anche con la candidatura a sito UNESCO; questo deve avvenire mantenendo l’esistenza della cava con tutte le valutazioni e precauzioni del caso in ottica conservativa e di ripristino delle aree via via dismesse.

La chiusura della cava porterebbe ad un grave danno economico per la vallata con inevitabili ripercussioni anche sul parco, una vallata “povera” e spopolata diventa un ambiente non curato e abbandonato. Inoltre la chiusura del sito, anche con le dovute azioni di ripristino porterebbe ad una situazione di inevitabile degrado della zona nell’area industriale coinvolta.

La situazione che si sta venendo a creare preoccupa molti le OO.SS. e i lavoratori coinvolti e le prospettive per il futuro di centinaia di famiglie.
A tal fine, oltre che continuare a confrontarci con la Direzione Aziendale per tutelare al meglio l’occupazione, riteniamo che sia necessario al più presto convocare un tavolo di confronto istituzionale con le Amministrazioni Locali e con la Regione Emilia Romagna prima che si prendano decisioni in merito alla coltivazione del gesso nell’area del Monte Tondo.

Riteniamo che il tema debba essere trattato con un percorso condiviso nel territorio.

FILCA FENEAL FILLEA Provincia Ravenna
RSU Saint Gobain
Assemblea lavoratori Saint Gobain

giovedì 21 ottobre 2021

Cava Monte Tondo. La presa di posizione del Gruppo Industriale "Saint-Gobain": "Siamo pronti a realizzare un progetto minerario a tutto tondo, una volta definito il nuovo confine del PIAE, che non entrerà nelle aree di protezione generale e ambientale del parco"


21 OTTOBRE 2021

Dall’inizio della vicenda sino ad oggi Saint-Gobain Italia ha “evitato qualsiasi tipo di intervento pubblico sulla cava di Monte Tondo. Una scelta voluta e sentita da parte dell’azienda, guidata dalla volontà di rispettare e non intralciare in alcun modo il lavoro di analisi preliminare e successiva redazione dello studio condotto per l’aggiornamento del PIAE – Piano Infraregionale delle Attività Estrattive –, in una posizione di massima apertura al dialogo e al confronto con tutte le parti coinvolte”.

“Abbiamo preso atto dello studio reso pubblico nei giorni scorsi – dichiara Gaetano Terrasini, CEO di Saint-Gobain Italia –, che traccia scenari dai quali dipenderà una parte importante non solo del futuro dell’azienda, ma anche del territorio. Lo studio analizza gli scenari a nostro avviso in maniera incompleta per uno scopo così importante, esprimendo un giudizio definito sulla base di criteri soggettivi. Un elemento oggettivo importante è rappresentato dai volumi residui di gesso da estrarre, che dovranno essere calcolati con un rilievo topografico che non è stato ancora eseguito. Quello realizzato da Saint-Gobain a settembre 2020, invece, dimostra che i volumi residui sono nettamente inferiori a quelli utilizzati nello studio. Per questo motivo lo scenario B, indicato come “il più auspicabile” dallo studio, non è realistico”.

“Siamo pronti a realizzare un progetto minerario a tutto tondo, una volta definito il nuovo confine del PIAE, che non entrerà nelle aree di protezione generale e ambientale del parco, e che tutelerà integralmente la grotta Abisso Mezzano, così come è stato in passato per la Grotta del Re Tiberio – aggiunge Terrasini –. A questo piano di coltivazione, che potrà essere verificato attraverso uno studio oggettivo che ne dimostri la fattibilità in tutti i suoi punti, affiancheremo un programma progressivo di ripristino innovativo e sostenibile della cava che farà da volano per ulteriori iniziative culturali e turistiche a livello locale. Siamo fiduciosi che le istituzioni ci inviteranno al tavolo per iniziare una discussione proficua. Metteremo in campo le risorse necessarie in questo progetto per continuare ad investire e garantire un futuro di crescita al territorio e alle persone che lo abitano”.