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domenica 19 maggio 2019
Un progetto di videosorveglianza attiva per migliorare la sicurezza di tutti e aumentare la capacità di controllo e presidio del territorio delle forze dell'ordine
“Questa sera – ha scritto il prof. Gian Carlo Visani in un post su Facebook con riferimento al confronto tra i candidati a Sindaco di venerdì 17- un candidato sindaco ha proposto di installare telecamere di sorveglianza nel centro del paese”.
Quel candidato Sindaco sono io e ciò di cui ho parlato non è una proposta ma un progetto già finanziato; un progetto di videosorveglianza attiva della zona industriale e del centro abitato costruito insieme all'Unione dei Comuni, nel rapporto con le forze dell’ordine, con le imprese e le loro rappresentanze, finanziato con fondi ministeriali del precedente governo.
A proposito delle preoccupazioni espresse nel post, non si vuole violare la privacy di nessuno, si vuole migliorare la sicurezza di tutti e aumentare la capacità di controllo e presidio del territorio delle forze dell'ordine, per prevenire e reprimere eventi criminosi contro aziende e proprietà private.
Eventi che, purtroppo, non molto tempo fa hanno colpito anche Casola, creando disagio sociale e preoccupazione tra la popolazione.
Contrariamente a quanto affermato nel post, le telecamere non saranno nel “centro del paese”: il progetto prevede l’installazione di quattro varchi targa (tre nel perimetro urbano, in corrispondenza degli accessi al centro abitato e uno in zona artigianale) e tre videocamere di contesto per la sola area artigianale.
Casola oggi è priva di impianti di videosorveglianza, prossimamente non più.
E l’affermazione contenuta nel post, secondo cui “come al solito non vengono considerate o si nascondono le cause del disagio sociale e della violenza”, con il progetto di videosorveglianza attiva a nostro avviso non c’entra nulla.
(Giorgio Sagrini - Candidato Sindaco "Uniti per Casola")
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