Erano inoltre presenti il direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello
Tonini, il direttore medico del presidio ospedaliero a servizio della Romagna
Faentina, Davide Tellarini, il direttore del reparto Raffaella Francesconi, il
direttore del servizio Attività tecniche Enrico Sabatini.
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L’Ospedale di Faenza rappresenta il riferimento del Distretto composto dai sei Comuni della Romagna Faentina con una popolazione residente di circa 90.000 persone. L’Ospedale è dotato di 221 posti letto di degenza ordinaria, 6 di day surgery e 5 di day hospital, distribuiti nelle seguenti funzioni:
·
per l’area intensivologica – funzioni di:
Rianimazione, Medicina d’Urgenza, UTIC.
·
per l’area medica – funzioni di: Medicina
Interna, Geriatria, Neurologia, Cardiologia, Lungodegenza e Post-Acuti a
gestione infermieristica, Oncologia DH, Pediatria DH
·
per l’area chirurgica – funzioni di :
Chirurgia generale, Urologia, ORL, Ortopedia, Chirurgia Sistema Nervoso
Periferico, Oculistica, Ostetricia e Ginecologia.
Sono inoltre presenti servizi di: Radiologia convenzionale; Tomografia
assiale computerizzata; Risonanza Magnetica; Mammografia; Ecografia
(Angiologia-Cardiologia-Internistica-Ostetrica-Ginecologica-Pediatrica); Punto
prelievi; Laboratorio analisi per i settori di chimica clinica ed ematologia;
Servizio di Medicina Nucleare; Gastroenterologia (Endoscopia digestiva);
Trasfusionale; Unità di Raccolta Sangue.
L’intervento edilizio
L’intervento nel suo complesso ha previsto la realizzazione, in fasi
successive, di due lavorazioni principali: la prima costituita
da un collegamento verticale, destinato tra l’altro a diventare l’ingresso
principale del nosocomio, la seconda per la realizzazione del Nuovo Pronto
Soccorso di Faenza.
A questi due interventi si sono affiancate opere propedeutiche e di
completamento quali: l’abbassamento della centrale frigorifera dell’Ospedale,
per permettere la creazione del piazzale per gli spazi di manovra necessari
alla nuova camera calda, il trasferimento delle attività presenti al piano
terra della palazzina, la creazione della nuova viabilità dedicata ai mezzi di
emergenza con separazione dei flussi veicolari afferenti al nosocomio, la
ristrutturazione dell’area esterna in prossimità del nuovo Pronto soccorso.
I lavori hanno riguardato complessivi 2.962 metri quadri coperti (1.332
costruiti ex novo e 1.630 ristrutturati) e 7.780 metri quadri si spazi esterni
(3.380 di nuova viabilità e 4.000 di manutenzione straordinaria viabilità,
parcheggi ed altre aree esterne).
I lavori sono iniziati nel maggio 2014. Due anni dopo si è dovuto procedere ad una variante dovuta a
ritrovamenti archeologici e cambiamenti normativi. Successivamente,
nel luglio 2017, la ditta affidataria ha comunicato di aver depositato
pratiche per procedura di concordato, che ha ulteriormente spostato la data di
fine lavori fino al momento attuale.
Il Pronto soccorso
Nel corso del 2018 il Pronto soccorso di Faenza (Dipartimento di Emergenza
Accettazione di primo livello) ha preso in carico 38.423 pazienti.
Di questi, 4.291 hanno usufruito di un fast track pediatrico e 2.246 di un
fast track ostetrico – ginecologico. Dati pressoché stabili anche per i primi 9
mesi dell’anno in corso. Il 13,2% degli accessi esita in ricovero ospedaliero,
nel 2018 sono state 2.191 le osservazioni brevi intensive e 872 i ricoveri in
Medicina d’urgenza.
Il reparto dispone di 17 medici più il primario, 37 infermieri e 19 oss più 2 coordinatori infermieristici. L’equipe medica, stabile nel
tempo, – fanno sapere dall’Ausl, è composta di professionisti con elevata
esperienza professionale in particolare nella gestione del paziente critico;
l’equipe infermieristica si contraddistingue per essere giovane e motivata.
Le caratteristiche strutturali del nuovo
Pronto Soccorso
·
Ampia e luminosa sala d’aspetto per
pazienti cha accedono autonomamente deambulanti, di più facile controllo e
visione da parte del personale del triage. E’ stata prevista una parte separata
dedicata ai bambini e per i loro accompagnatori;
·
Ampia comoda e luminosa zona retro triage
dedicata all’attesa dei pazienti barellati che accedono in ambulanza dalla
camera calda
Area di ristoro nella sala d’attesa;
Area di ristoro nella sala d’attesa;
·
6 ambulatori comunicanti (shock room per
codici rossi a maggior gravità più 5 ambulatori comunicanti) attrezzati per
gestire i pazienti ad alta/media complessità monitor/defibrillatori/
elettrocardiografo, aspiratore ossigeno ecografo.
·
Sala radiologica presente in Pronto
Soccorso con una nuova attrezzatura digitale diretta, che permette in stretta
prossimità con gli ambulatori, la shock room e la camera calda, di effettuare
tutta la radiologia standard in sicurezza senza spostare il paziente e con un
risparmio di dose del 30%
·
Ampia zona di osservazione temporanea
attrezzata con monitor per il monitoraggio dei pazienti più critici dopo la
visita ed il trattamento negli ambulatori. I pazienti possono effettuarvi la
terapia, procedere con l’iter diagnostico ed attendere l’esito degli
accertamenti per essere poi dimessi o ricoverati
·
Rapido collegamento con la Radiologia per
la diagnostica maggiore (TAC ed ecografie) se necessaria, con la Terapia
Intensiva polivalente e con la Medicina d’urgenza, con forte integrazione dei
professionisti coinvolti nella gestione del paziente critico.
Organizzazione della nuova struttura
·
Saranno potenziati i percorsi fast track
ed i percorsi già in essere dedicati a particolari problematiche (violenza di
genere, paziente fragile, paziente psichiatrico) con separazione dei flussi dei
pazienti, maggior chiarezza nel percorso e riservatezza;
·
La zona di visita e di osservazione sarà
separata dalla zona sala di attesa permettendo una maggior riservatezza e
tranquillità ai pazienti e miglior qualità del lavoro per gli operatori;
·
Saranno migliorati anche i percorsi verso
i reparti di degenza nell’ottica delle indicazioni della Delibera regionale
2019 sull’accesso in emergenza;
·
Sarà potenziato il personale in
particolare nella fascia notturna.
La dichiarazione del Presidente della
Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini
“Sappiamo bene - sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -
quale importanza rivesta il Pronto soccorso per l’organizzazione di un ospedale
e per l’idea che i cittadini si fanno dell’assistenza e delle cure; tanto è
vero che abbiamo messo a punto uno specifico Piano regionale per migliorare
ulteriormente la qualità dei servizi dei Pronto soccorso dell’Emilia-Romagna.
E va proprio in questa direzione la struttura che inauguriamo oggi,
con quasi 10mila metri quadrati, tra spazi interni ed esterni, rinnovati o costruiti
ex novo, ambienti pensati per la funzionalità di chi ci lavora e il comfort dei
pazienti, tecnologie e attrezzature all’avanguardia.
Parliamo di un investimento di quasi 5 milioni di euro- conclude Bonaccini-
che si aggiunge alle risorse, ingenti, già rese disponibili per l’intero
territorio regionale per rinnovare o costruire strutture laddove necessario, ma
anche assumere nuovo personale in sanità, uno dei principali obiettivi che ci
siamo posti da inizio mandato”.
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