Con riferimento al tratto di fiume compreso tra
la frana del campo sportivo e il ponte del Cantone, e alle diverse
problematiche rilevate, in accordo con il Servizio Montagna dell’URF nella
persona del geologo Alessandro Poggiali, abbiamo rivolto una serie di
segnalazioni alla Provincia – per quanto riguarda l’attività di monitoraggio
dei ponti, e tra questi quello del Cantone, e per quanto riguarda la stabilità
del tratto della strada provinciale 306, prospiciente all’innesto con la via
San Rufillo, all’altezza del Cantone – e al servizio tecnico di bacino Reno-Po
di Volano per la presenza di materiale legnoso galleggiante nell’invaso e per
la presenza nell’alveo del fiume di alberi secchi a rischio di caduta.
Per quanto riguarda il citato tratto della
provinciale 306, la Provincia, rispondendo alla segnalazione che avevamo inviato, si è
impegnata a monitorare frequentemente quel tratto.
Esiste anche – secondo quanto segnalato da
Poggiali - un problema di stabilità dell'intero ciglio scarpata che borda i
campi sulla sinistra Senio.
Per esigenze di sicurezza si è data indicazione
ai proprietari dei terreni, di esporre dei cartelli di divieto di transito e
proprietà privata, in modo da tutelarsi rispetto all'incolumità delle persone
che "passeggiano" lungo il bordo della scarpata."
Infine, per quanto riguarda la situazione del
legname giacente nell'invaso, si segnala che si tratta di una situazione
molto dinamica, che dipende dal numero e dall'entità delle piene. La scorsa
settimana l'invaso è stato percorso interamente in canoa, e di materiale
fluttuante in acqua ce n'era poco. Succede infatti che con le piene il materiale
che si accumula nello specchio d'acqua e a ridosso dello sbarramento viene
trasportato verso valle, dove si incastra pericolosamente nei guadi o ponti che
incontra lungo l'alveo.
Dal punto di vista idraulico, il fiume filtra
all'interno dello sbarramento costituito da grandi massi rocciosi, e questo
garantisce un minimo deflusso vitale verso valle. Solo in caso di piena l'acqua
sormonta e corre lungo lo stretto canale creatosi in sommità dello
sbarramento.
L'invaso naturale che si è generato ha modificato
l'ambiente fluviale fino all'altezza del ponte del Cantone. L'aumento della
superficie bagnata e il forte interramento hanno provocato la morte della
vegetazione di perialveo, generando un habitat diverso, che andrebbe valutato
da esperti del settore.
Si tratta di problematiche di carattere
idraulico/ambientale che intendiamo sottoporre all'Ente competente: su indicazione e d’accordo con Poggiali, a
integrazione della richiesta già inviata il 15 aprile scorso, abbiamo chiesto un
apposito sopralluogo all’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la
protezione civile – Servizio Area Reno e Po di Volano, in modo tale che possa
esprimersi sia in merito agli aspetti idraulici (dichiarando per esempio se
sono necessari interventi), sia in merito agli aspetti ambientali e agire di
conseguenza.
Il Sindaco, Giorgio Sagrini
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