venerdì 26 marzo 2021

Due Ordini del Giorno proposti dal Gruppo Uniti per Casola, che verranno discussi nel Consiglio comunale del 30 marzo 2021

Il Gruppo consiliare Centro-Sinistra Uniti per Casola, ha aderito all’invito della Presidenza di ALI (Autonomie Locali Italiane) di portare in approvazione nei Consigli Comunali due ordini del giorno: con il primo si chiede che il Governo italiano conferisca la cittadinanza Italiana per meriti speciali a Patrick Zaky, in riferimento del 2^ comma dell’articolo 9 della legge sulla cittadinanza Italiana.

Con il secondo si chiede al Governo e al Parlamento di destinare alla gestione diretta dei Comuni l’acconto del 10 per cento anticipato dall‘Europa delle risorse del Next Generation EU per la realizzazione di progetti strategici territoriali coerenti con la strategia nazionale e di semplificare i procedimenti per velocizzare l’impiego dei fondi.

I due Ordini del Giorno, che riportiamo di seguito, saranno messi in discussione nel Consiglio comunale del 30 marzo:

 

ORDINE DEL GIORNO

cittadinanza italiana onoraria a Patrick Zaki

Premesso che

Patrick George Zaki è un ragazzo di 27 anni di origine egiziana che ha deciso di investire parte della sua formazione accademica in Italia, presso lAlma Mater Studiorum di Bologna. Un ragazzo che incarna appieno lo spirito più positivo dei nostri tempi, affamato di conoscenza, aperto al mondo ed alla sua diversità, di cui purtroppo ci ritroviamo  oggi a parlare, non per lesempio che può donarci, ma per la triste vicenda che lo ha colpito il 7 febbraio 2020.

Ricercatore presso la ONG egiziana Egyptian Initiative for Personal Rights, nellagosto 2019 si trasferisce in Italia per partecipare al GEMMA, un corso di Laurea Magistrale presso lUniversità di Bologna, inserito nel programma Erasmus Mundus, con un curriculum dedicato agli Studi di Genere  e  delle donne. La mattina del 7 febbraio 2020, rientrando nel suo paese, per una visita ai suoi familiari presso la sua città natale, Mansoura, allaeroporto del Cairo, agenti dellAgenzia di Sicurezza Nazionale (NSI) egiziana lo hanno preso in custodia, facendolo sparire per le successive 24 ore. Come riferito dai suoi legali, in questo lasso di tempo Patrick è stato picchiato, sottoposto ad elettroshock, minacciato ed interrogato circa il suo lavoro ed il suo attivismo tra diritti umani e civili.

Inconsapevole del mandato di arresto che pendeva sulla sua testa da settembre 2019, Patrick compare lotto febbraio di fronte ad un pubblico ministero insieme ad una lista di accuse, tra cui la pubblicazione di voci e notizie false volte a disturbare la pace e fomentare il caos, lincitamento alla protesta, la richiesta del rovesciamento dello Stato, nonché la gestione di un account social attraverso il quale  avrebbe istigato allutilizzo della violenza e di atti terroristici con il fine di minare lordine precostituito e la sicurezza pubblica. La carcerazione continua ad essere prolungata, per un approfondimento delle indagini mai avvenuto, in una situazione sempre più complessa a causa della pandemia da SARS-Cov-2, con seri rischi legati alle condizioni di salute di Patrick, asmatico, ed alle condizioni del carcere di Tora in cui oggi si trova. Nessuna certezza per il futuro, nessun rinvio a giudizio, solo ulteriori prolungamenti della custodia cautelare. Lultima proroga risale al 7 dicembre.

Evidenziato che

La vicenda di Patrick ricorda purtroppo da vicino la storia di Giulio Regeni. Il dottorando italiano presso lUniversità di Cambridge, in Egitto per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani scomparve   il 25 gennaio 2016 fino al tre febbraio quando il corpo nudo e mutilato, fu ritrovato in un fosso, lungo la strada del deserto Cairo-Alessandria, alla periferia del Cairo. Contusioni, lividi, fratture, coltellate, tagli, incisioni e bruciature, tutti segni indicanti una fine atroce tra dolorose torture, sono state le ultime cose conosciute da Giulio, mentre familiari, associazioni come Amnesty International, membri del mondo accademico, intellettuale politico, un Paese intero, attendono di conoscere ancora la verità, dopo cinque anni dalla sua morte, senza concreti aiuti dalle autorità egiziane, la cui promessa di piena collaborazione è stata smentita nel tempo da controverse mancate autorizzazioni, limitazioni nel fornire dati e informazioni, apparenti colpevoli indicati come tali solo dopo la loro uccisione, rivelatisi infine non coinvolti nel decesso dellitaliano.

Visto che 

Non possiamo permetterci un nuovo caso Regeni, accanto alla continua ricerca della verità per questultimo, dobbiamo impegnarci affinché la violazione dei diritti umani nei confronti di Patrick Zaki non sfoci in una nuova tragedia. In questo senso vanno le continue pressioni da parte della comunità italiana e internazionale, del mondo associativo, accademico e politico, con le numerose iniziative che mantengono viva la richiesta di un trattamento umano nel rispetto del diritto giuridico e dei diritti umani, spesso ignorati dalle autorità egiziane. Ultima, non certo per importanza, liniziativa dellassociazione InOltre-Alternativa Progressista, che sul finire della prima proroga della custodia cautelare ha inviato al carcere di Tosa, in cui Patrick è ancora oggi detenuto,199 lettere, simbolicamente una per ogni giorno di detenzione, tradotte in sedici lingue e accompagnate dallopera Ritratto di parole per Patrick Zaki”, realizzata dallartista romana di calligraphy art Francesca Grosso, su commissione dellassociazione promotrice della campagna.

Tale iniziativa, condivisa da realtà associative, accademiche, politiche ed istituzionali di tutta Italia, è poi sfociata in una campagna nazionale che continua tuttora e che ha visto collaborare lassociazione con numerosi consigli comunali e regionali :lAssemblea Legislativa dellEmilia-Romagna, della Regione Campania, i Comuni di Palermo, Bologna, Milano, Roma hanno tutti mostrato la loro condivisione esponendo lopera dellartista sulle facciate dei rispettivi palazzi. Contemporaneamente numerose città si sono attivate per conferire la cittadinanza onoraria al ragazzo egiziano, come le città di Bologna, Bari, Milano, Castel Maggiore ,ed oltre a queste ,anche altre città si stanno impegnando in tal senso. Deve rimanere alta lattenzione e la pressione da esercitare quotidianamente affinché Patrick venga finalmente liberato, forti di un sentimento che condanna la violenza e qualsiasi sopruso, qualsiasi mancato rispetto dei diritti base dellUomo, condivisi storicamente dalla nostra città.

Tutto ciò premesso e considerato il Consiglio comunale

CHIEDE

che il Governo italiano conferisca la cittadinanza Italiana per meriti speciali a Patrick, in riferimento del 2^ comma dellarticolo 9 della legge sulla cittadinanza Italiana;

ESPRIME

solidarietà, sostegno e vicinanza alla famiglia e alle Università di Bologna e Granada;

CHIEDE

al Governo Italiano di impegnarsi a promuovere in tutte le sedi istituzionali opportune – con particolare riferimento allUnione Europea – affinché si attivino per il rilascio di Zaki.

 

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ORDINE DEL GIORNO

Destinare ai Comuni l’acconto del 10 per cento delle risorse del Next Generation EU

Premesso che

Il compito storico a cui oggi sono chiamati i governanti europei è quello di costruire un’Unione Europea per le prossime generazioni. Diversamente che in passato durante l’epidemia da Covid-19, è emersa la consapevolezza della fragilità comune e dell’urgenza di una svolta. Questa presa di coscienza ha portato all’approvazione rapida di strumenti, quali il Next Generation EU, volti ad affrontare la crisi e a porre le fondamenta per la ripresa.. Le decisioni delle Istituzioni europee esprimono una nuova concreta volontà politica: rafforzare i tratti unitari e la solidarietà interna all’UE per rendere l’Europa finalmente protagonista sullo scenario globale. La prospettiva di un Rinascimento europeo è una sfida culturale, che impegna tutti i territori.

L’Italia si è fortemente impegnata per la svolta europea. Il nostro Paese si riconosce pienamente in un cammino di progressiva condivisione dei rischi per investimenti volti ad affrontare priorità comuni, a recuperare capacità produttiva, a migliorare le infrastrutture materiali e immateriali, ad affrontare la transizione energetica e digitale. La sfida della crescita inclusiva riguarda tutta l’Europa, che deve trovare un nuovo ruolo nella competizione tecnologica e nella riorganizzazione delle catene del valore. Ma riguarda soprattutto l’Italia, dove le crisi precedenti hanno acuito le già significative disuguaglianze di genere, generazionali e territoriali, minando nel profondo le capacità di ripresa.

Per cogliere questa opportunità, in uno sforzo collettivo e urgente, è necessaria una svolta italiana, nella programmazione e nell’attuazione degli investimenti, che segni una discontinuità decisiva per lo sviluppo sostenibile, la digitalizzazione e l’innovazione, la riduzione dei divari e delle diseguaglianze.

Le calamità naturali che hanno ripetutamente colpito il Paese, dai terremoti a eventi indotti anche dai cambiamenti climatici, come frane e alluvioni, hanno provocato enormi danni, aggravati dal degrado delle infrastrutture e dall’abbandono di alcuni territori, in particolare nelle aree interne del Paese. Vi è pertanto una pressante esigenza di migliorare la resilienza delle infrastrutture, puntando sulla manutenzione straordinaria, sull’ammodernamento tecnologico delle attività di monitoraggio e degli strumenti di supporto, sulla prevenzione, la protezione civile e il soccorso pubblico.

Per cogliere l’opportunità che si ha di fronte il sistema Italia deve essere in grado di utilizzare utilmente e con immediatezza le risorse che vengono messe a disposizione. Se si vogliono far partire progetti, cantieri, il lavoro, è necessario compiere una grande riforma di sburocratizzazione della Pubblica amministrazione, accanto a una riforma del Codice degli Appalti, che potrebbe permettere di far partire l’attuazione degli interventi con grande velocità, avvicinando l’Italia perlomeno ai tempi degli altri Stati europei.

I Comuni sono il primo avamposto dello Stato sul territorio e non solo hanno chiare le esigenze delle imprese locali, dei territori e delle famiglie, ma hanno progetti già pronti, capaci di mettere insieme anche più enti, fare rete, sono in grado di spendere al meglio per far ripartire l’economia. L’Italia sono i suoi territori e le sue città, che devono essere dunque centrali nel piano di rinascita del Paese; una centralità riconosciuta a monte, non a valle, se si vuole realizzare grandi progetti di riforme secondo il mandato europeo.

Cogliere e mettere a frutto la centralità dei territori e delle città significa mettere a loro disposizione delle risorse necessarie a affrontare e superare le debolezze strutturali e infrastrutturali che non consentono di esprimere appieno tutte le loro potenzialità

                                         Tutto ciò premesso il Consiglio comunale

CHIEDE

al Governo e al Parlamento di destinare alla gestione diretta dei Comuni il 10 per cento delle risorse del Next Generation EU che sarà anticipato dall‘Europa da destinarsi a progetti strategici territoriali da realizzarsi in coerenza con la strategia nazionale.

CHIEDE

al Governo e al Parlamento l’approvazione di ulteriori semplificazioni delle procedure di progettazione, di svolgimento delle gare nonché per l’acquisizione di adeguate risorse umane al fine di velocizzare la realizzazione dei lavori da parte dei comuni.

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