giovedì 1 agosto 2019

La risposta del Sindaco all'interrogazione sulla piscina comunale: "E' stata preservata la continuità e la qualità della gestione dell'impianto, e la sua funzione sociale e pubblica"

In premessa si rileva come l’interpellanza presentata dal Consigliere Gian Carlo Rivola offra l’occasione e l’opportunità di fare chiarezza su talune voci e informazioni circolate nelle settimane scorse sulla gestione della piscina, di evidenziarne l’infondatezza e, in taluni casi, la palese strumentalità,

Noi riteniamo – per rispondere a quanto affermato in premessa dall’interrogante - che gli interventi messi in atto dal suboconcessionario abbiano valorizzato e reso ancor più accogliente l’impianto, un bene pubblico di proprietà comunale, con un ritorno di immagine e una ricaduta positiva sul turismo; e abbiano, inoltre, salvaguardato e promosso la funzione sociale dell’impianto.

Rassicuriamo inoltre l’interrogante che l’Amministrazione comunale è pienamente consapevole del dovere di "controllare il gestore dell’impianto in tutti gli aspetti riguardanti la conduzione della piscina” e possiamo affermare di avere riscontrato come  il subconcessionario abbia operato e di operi nel rispetto e nell’osservanza delle norme e dei regolamenti.

Con riferimento alle specifiche domande poste si risponde quanto segue:


Alla domanda 1:

L’Amministrazione è al corrente delle modifiche apportate dal nuovo gestore, modifiche non sostanziali che non hanno avuto – come sostenuto invece dall’interrogante - ricadute negative sui cittadini, bensì assicurato ai cittadini, agli utenti di ogni età ed estrazione sociale, la possibilità di fruire della piscina in condizioni di sicurezza, continuità e qualità.

Alla domanda 2:

I prezzi non sono stati concordati con l’Amministrazione, perché non è previsto.

La convenzione in essere per la piscina (repertorio 271 del 26 luglio 2017), non dà alcuna indicazione in merito alle tariffe, che sono quindi imposte a discrezione del gestore.

Solo all’art, 4 punto 5, si obbliga a garantire l’accesso gratuito ad alcune categorie di utenti (bambini del CREE, anziani del centro diurno).

Nel testo della convenzione, inoltre, non c’è alcun riferimento al regolamento citato dall’interrogante.

Ed è, paradossalmente, lo stesso interrogante a riconoscerlo nella domanda 4 dell’interrogazione, laddove afferma che nella convenzione “non si fa menzione di limitazioni o vincoli sui prezzi o regolamenti di gestione da dichiarare al momento dell’affidamento del bene”.

Alla domanda 3, 4, 5

Per quanto precedentemente richiamato, risulta evidente che non sia possibile alcuna “azione correttiva” sul sistema tariffario adottato, che pure prevede agevolazioni per fasce d’età, per orari di accesso e per biglietti plurimi e abbonamenti, né meccanismi di blocco o calmierazione delle tariffe o di preventiva dichiarazione delle tariffe in fase di gara, per di più vincolanti per l’intera durata dell’affidamento.

Si tratta di una gestione a costi e ricavi, dove è il gestore e solo il gestore che si fa carico del rischio d’impresa e il regime tariffario adottato deve rispondere alla doppia esigenza di assicurare la continuità del servizio e il recupero dei costi sostenuti.

E a proposito del reiterato richiamo da parte dell’interrogante, della “funzione sociale della struttura” giova ricordare che solo la continuità del servizio può garantirne la “funzione sociale”.

E lo si fa non con la demagogia, ma con l’equilibrio dei conti e della gestione.

A integrazione delle precedenti risposte, si vuole inoltre rilevare quanto segue:

- I prezzi del precedente gestore non possono essere presi come punto di riferimento in quanto la subconcessione si è resa necessaria proprio dalle difficoltà della gestione, dovute anche al fatto che gli introiti da tariffa non sono stati sufficienti per coprire i costi.

-  Non è stato facile riaffidare la gestione della piscina, tant’è che la prima gara è andata deserta.

-  Sull'attuale gestione, in quanto Cooperativa sociale, grava il 22% di IVA sul prezzo del biglietto; un onere che non gravava, invece, sulla precedente gestione, in quanto Associazione sportiva.

- L’attuale gestione ha sostenuto importanti investimenti per il ripristino della struttura, con interventi sulla parte idrica ed elettrica, tinteggiatura dei locali, manutenzione delle parti in legno e delle ringhiere, manutenzione del verde, riparazioni varie.

-  Sono stati messi a disposizione degli utenti della piscina alcuni servizi come l’utilizzo gratuito di tutti i lettini e il ripristino della vasca idromassaggio.

-   E’ stata compartimentata l’area bar, che risulta separata e distinta dall’area della piscina.

-   Per la gestione dei corsi di nuoto, dei corsi sub, dei corsi aquagym, che non è svolta dal gestore ma da altri soggetti a cui viene messa a disposizione la vasca, il gestore non riceve nessun corrispettivo e si fa carico dei costi di gestione dell’acqua, dei bagnini, degli spogliatoi.

-  Tutto il personale occupato, in gran parte giovani casolani, è stato assunto con regolare contratto di lavoro dipendente a tempo determinato: n. 4 bagnini, un aiuto pizzaiolo (di Marradi); 5 addetti al bar.

-  Alcuni richiedenti asilo del CAS, prestano lavoro con regolare contratto: n. 1 addetto alla pulizia dei bagni e degli spogliatoi, n. 1 addetto alla manutenzione del verde, n. 1 aiuto cuoco.

-   Per la manutenzione della parte elettrica e della parte idraulica ci si avvale di ditte artigiane locali.

In conclusione, vogliamo esprimere apprezzamento e soddisfazione per il grande lavoro svolto dal soggetto subconcessionario, la Cooperativa Nuove Accoglienze, che ha reso possibile il pieno ripristino della piscina comunale e l’avvio regolare della stagione estiva 2019, facendone anche l’occasione per allargare e innovare il positivo progetto di accoglienza e integrazione portato avanti in questi anni.

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