Quattro anni fa ho terminato la scuola superiore e ho iniziato a lavorare nell'azienda di famiglia insieme a mia babbo Giuseppe e a mio zio Sergio.
Fin da quando ero bambino lavorare in campagna è sempre stato il mio sogno; sono cresciuto amando e rispettando la vita degli agricoltori fatta di fatica, sudore ma anche ricca di valori antichi e preziosi come il rispetto per la terra, del duro lavoro e l’amore per le tradizioni contadine.
Quando Giorgio mi ha chiesto di fare parte della squadra ho deciso di accettare perché crescendo mi sono reso conto di fare parte di una comunità che va al di là dell’aia di Pastugolo, che sarebbe il mio podere. Una comunità che ha bisogno di essere aiutata anche da persone giovani e determinate.
In qualità di giovane agricoltore posso condividere con Giorgio le mi esperienze, la mie competenze, ma anche i dubbi e le speranze che possono riguardare il settore in cui lavoro.
Fare l’agricoltore in un comune di montagna non è semplice, e oggi più che mai necessita di un confronto costante con l’amministrazione comunale per cercare di risolvere i problemi e soprattutto conoscere e sfruttare tutto ciò che può aiutare un azienda a sopravvivere e crescere.
(Mirco Poli)
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